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Nuove regole per il turismo toscano, la richiesta del presidente Corchia, nel segno di una discontinuità del governo regionale
Primi segnali di ripresa del turismo toscano, annunciati dal presidente regionale di Federalberghi, la Unione regionale di 18 associazioni territoriali, alla quale aderiscono oltre l’80 % degli alberghi della Toscana.
“Dopo molto tempo, ha detto Paolo Corchia, albergatore di Forte dei Marmi e che da poco più di un anno è subentrato a Bernabò Bocca alla presidenza regionale di categoria, possiamo finalmente registrare un segno più per presenze ed arrivi“
+ 2 % il dato delle presenze nell’arco dei primi nove mesi dell’anno, grazie soprattutto al ritorno degli stranieri, anche statunitensi e giapponesi, nelle città d’arte.
Ma anche il turismo estivo balneare ha dato segno di ripresa nella seconda metà di luglio ed in agosto, non tanto però da colmare il segno negativo del periodo maggio/giugno, reso difficile dalle condizioni climatiche.
“Purtroppo, ha continuato il presidente, altrettanto non si può dire dello stato di salute degli alberghi, che registrano ancora saldi di fatturato in negativo ( – 6/7 % sulle camere, – 4/5 % a dipendente , 8/9 % sul fatturato per presenza) , a testimonianza che molto si è operato con politiche aziendali di blocco o ribasso delle tariffe. Una scelta imprenditoriale di responsabilità cui purtroppo non si sono adeguati gli attori del turismo di vacanza, il che rende alcune nostre località ancora scarsamente competitive sul piano dei prezzi”.
Due le denunce forti che il presidente Corchia ha sottoposto all’assessore regionale al turismo Scaletti, intervenuta alla assemblea con gli assessori provinciali di Firenze, Giacomo Billi, e di Pisa , l’ex schermidore di successo, Salvatore Sanzo.
La prima. “Circa 600 piscine annesse agli alberghi rischiano di chiudere con la prossima stagione, se non si interverrà su di un cervellotico regolamento regionale che parifica questo servizio gratuito al cliente alle piscine a scopo natatorio, a pagamento, fatti salvi, ha detto Corchia, i criteri minimi di sicurezza igienico sanitaria del cliente alloggiato in albergo, molti altri adempimenti sono incompatibili con i costi gestionali di un albergo, e per altro in contrasto con i regolamenti comunali edilizi di concessione.”
La seconda. “La nuova classifica regionale per gli alberghi , cui occorre adeguarsi entro il prossimo 31 dicembre, ha ancora troppi elementi di difficile interpretazione, favorendo ancora quelle forme di ricettività per le quali il confine tra legittimità ed abusivismo è molto sottile: occorre ricreare trasparenza e concorrenza ad armi pari”. Il presidente Corchia ha chiesto il rinvio di un anno della scadenza 2010 per ridiscutere il regolamento di attuazione del Testo Unico delle Leggi sul Turismo.
Sulla proposta di abolizione delle APT, Federalberghi è disponibile a raccogliere la sfida che il presidente Rossi ha lanciato nel quadro di una riforma della pubblica amministrazione per renderla più efficace e meno costosa, ma chiede che sia messo in discussione l’intero sistema promozionale, rivedendo anche gli assetti della società regionale Toscana Promozione, che così come è non garantisce la tutela delle specificità tipologiche e territoriali della nostra offerta turistica.