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Dolci tipici di Natale in Puglia

I purceddhruzzi e le carteddhrate sono dei dolci tipici di Natale in Puglia, due piatti della tradizione che ci riportano ad un Natale più antico e genuino. Si tratta di dolci fritti ricoperti da un dolcissimo strato di miele originari del Medio Oriente. Basti pensare che già nel 1557 Cristofaro di Messisbugo, nel suo famoso Libro Novo, scritto e stampato a Venezia, indicava la ricetta dei purceddhruzzi scrivendo: “fiore di farina, uova battute, zuccaro et acqua di rose et un pochetto di butiro et un poco di zaffarano, e impastata che l’haverai, li frigerai in grasso buono, o butiro, o bon olio e poi li refrigerai nel mele e poi ne fabricherai un Castello, o Torre o altra cosa che ti parerà”.

Ancora oggi questa ricetta si usa per creare i purceddhruzzi a forma di cono. Ma se vogliamo spingerci ancora più indietro su una pittura rupestre del VI sec. a.C. vicino Bari è stato rinvenuto un graffito che rappresentava le cartellate, usate dagli antichi come offerta di lanxsatura (primizie) agli dèi.

Ciò che però caratterizza maggiormente questi dolci è il fatto di essere cotti nell’olio extravergine d’oliva pugliese, all’interno del quale sono state fritte le scorze di agrumi. L’ottimo olio pugliese rende la pasta frolla friabile e gustosa, mentre le scorze di agrumi danno ai dolci un sapore inconfondibile.

I dolci tradizionali pugliesi legati al Natale rappresentano in questa regione una forma di rito. Nell’antichità, ai tempi del latifondo, per i villici era un motivo d’orgoglio regalare ai padroni questi dolci in occasione del Natale. Ancora oggi in Puglia è diffusa l’usanza di scambiarsi i doni fra gli amici, mentre le diverse famiglie si regalano a vicenda vassoi colmi di questi fragranti dolci adornati con pinoli, noci, praline di zucchero e miele fuso.

Infine i purceddhruzzi e le carteddhrate sono avvolti da un affascinante alone religioso. Le cartellate infatti nella tradizione cristiana rappresentano l’aureola oppure le fasce benedette che avvolsero il Bambino Gesù nella mangiatoia. I purceddhruzzi invece rappresentano la corona di spine che fu posta in testa al Cristo nel momento della crocifissione. Tutti questi dolci dunque vengono consumati a Natale per invocare la fortuna e la protezione sulle persone che li mangiano in occasione di questa festività.

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