Monastero dell’Ardenga: dove il vino si trasforma in culto sin dal Medioevo

Sulla Toscana, sulle sue dolci colline, sui pregiatissimi prodotti agroalimentari si è detto e scritto di tutto e di più. D’altronde, è un’area geografica di incredibile beltà e ricca di produzioni di pregio. Una località in particolare deve la sua fama al vino che si produce in quell’area: il Brunello di Montalcino, uno squisito rosso tipico del comune di Montalcino (Siena) e zone limitrofe.

Diverse sono le aziende vitivinicole locali, una in particolare l’Abbadia Ardenga affianca alla notevole produzione le degustazioni di Brunello a Montalcino.

L’attuale Abbadia Ardenga ha origine nel XI sec. quando venne fondato l’omonimo Monastero dal conte Ranieri, di stirpe francese; nel 1464 per Bolla Papale venne soppressa l’abbazia. La proprietà – un tempo della potente famiglia dei Piccolomini, tra i cui discendenti c’è anche il Papa Pio II che emanò la Bolla – è costituita da due territori di centinaia di ettari tutti situati nel comune di Montalcino, di cui solo 10 ettari sono per la coltivazione del vitigno Sangiovese. Da questi dieci ettari di produzione si ricavano quarantamila bottiglie di vino rosso ogni anno, di diverse tipologie: il Brunello di Montalcino Vigna Piaggia D.O.C.G., il Rosso di Montalcino D.O.C., il vino di Pan senza solfiti (tutti da uve Sangiovese Grosso) e l’Ardengo Rosso I.G.T. (un Sangiovese dal colore particolarmente rosso brillante con riflessi rubino violacei).

La particolarità dell’Abbadia Ardenga sta nella possibilità di degustazioni che offre agli interessati. Tramite il sito www.abbadiaardengapoggio.it o via e-mail è possibile prenotare la degustazione per sé stessi e un accompagnatore o per un gruppo di persone – max 90 – con qualche giorno di anticipo. La cantina è disponibile alle degustazioni tutti i giorni dell’anno sia di mattina che di pomeriggio. Il giorno prescelto verrete accolti nell’affascinante parco dell’Abbadia da cui si ammira il borgo di Montalcino, le dolci colline e la via Francigena che le attraversa, per poi essere condotti alla visita guidata sia della cantina vera e propria che del museo. Nella cantina è possibile ammirare gli strumenti e le modalità attuali di produzione, conservazione e maturazione del vino e il successivo affinamento in botti particolari e secondo canoni ben definiti; mentre nella Cantina-Museo c’è una vasta esposizione degli antichi attrezzi usati per la vendemmia e vinificazione in epoca contadina, nonché numerose botti e bottiglie storiche in cui il vino invecchia serenamente, in alcuni casi fin dal 1955.
Un vero tesoro nascosto e protetto dagli spessi muri di un tempo, protegge queste bottiglie del vino più famoso del mondo.

Successivamente si passerà alla degustazione vera e propria comodamente seduti al tavolo dove verranno proposti assaggi di:

  • olio EVO sul pane, accompagnati da vino rosso IGT
  • Rosso di Montalcino DOC accompagnato da pane e prosciutto
  • Brunello di Montalcino accompagnato da formaggio di tipo pecorino
  • Grappa di Brunello Riserva accompagnata dai tipici cantucci (dolcetti secchi toscani, tipo tozzetti).

La visita e la degustazione durano circa due ore, al termine delle quali si ha la possibilità di acquistare i prodotti degustati a prezzi promozionali e per chi ne avesse l’esigenza comunicare particolari necessità di quantitativi di vino.

Oltre alle degustazioni di Brunello a Montalcino è bene notare che l’Abbadia Ardenga il Poggio produce oltre ai rossi già citati un vino liquoroso – il Vinsanto Sant’Antimo – e la Grappa Brunello Riserva – ottenuta dalle vinacce Sangiovese di Brunello, gentilmente pressate. Inoltre, inserito nella degustazione, c’è anche l’olio extravergine d’oliva (EVO) ottenuto da olive Correggiolo, Moraiolo e altre cultivar locali degli oliveti della proprietà sempre situati nel comune di Montalcino. Una produzione olearia e vinicola di tutto rispetto, un vero e proprio gioiello conservato nei secoli nel cuore della val d’Orcia.

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